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Chi siamo
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Il logo della Società
La Società di scienze naturali del Trentino nata nel 1929 come Società di scienze naturali della Venezia Tridentina, emanazione del Museo civico di storia naturale di Trento (1922), è stata rifondata dopo la forzata inattività dovuta agli eventi bellici, il 25 febbraio 1948, assumendo il nome di Società di scienze naturali del Trentino-Alto Adige.
Con l’approvazione dello Statuto del 15 dicembre 1979, veniva decisa la denominazione odierna. La Società ha da sempre perseguito l’obiettivo di favorire la diffusione della cultura naturalistica e di promuovere iniziative per la tutela del patrimonio ambientale. Opera in stretta collaborazione con il Museo delle Scienze, dove ha la sua sede. La Società è anche luogo di incontro e contatto tra studiosi e cultori che si dedicano all'opera di ricerca e divulgazione delle conoscenze sui fenomeni naturalistici e dei problemi ecologici, con particolare riferimento al territorio trentino.
Ha svolto e continua a realizzare attività di formazione in rete con enti locali ed associazioni culturali presenti sul territorio. I soci della Società sono ricercatori e studiosi, appassionati naturalisti, che si adoperano nel raggiungimento degli scopi didattici e scientifici previsti dallo statuto.La tessera di iscrizione, rilasciata annualmente ai soci ordinari, riassume nella scritta “opera per la conoscenza e la protezione della natura alpina” la finalità che la Società di scienze naturali del Trentino persegue.
“Dopo un lungo periodo di inattività, dovuto ai noti fatti politico-militari la Società di Scienze Naturali della Venezia Tridentina, fondata nel 1929, che ritraeva la sua origine dalla vecchia Società del Museo Civico di storia naturale di Trento, sorta per affiancare l’opera del Museo stesso, raccogliendosi attorno tutti i cultori ed amatori delle scienze naturali, è stata ricostituita ad opera di un gruppo di naturalisti trentini”.
Così nel verbale n°1 del 15 febbraio 1948, in presenza di “soci superstiti” di nuovi aderenti e simpatizzanti trentini, altoatesini, e di altre regioni italiane, Carlo Somadossi annunciava la rifondazione della Società che aveva in modo informale ripreso vita fin dal ‘47 ed assumeva il nome di Società di scienze naturali del Trentino e Alto Adige.
Il primo Presidente fu il botanico Giuseppe Dalla Fior.
Gli anni dal ’48 al ’50 furono decisivi per la ripresa delle attività e degli studi che si aprirono a nuovi ambiti di interesse: dalla diffusione della cultura naturalistica alla divulgazione scientifica, dal protezionismo alla formazione, dalla didattica all’educazione ambientale. A lungo Società e Museo sono stati rappresentati degli stessi eminenti studiosi ed esponenti insigni di ambiti disciplinari diversi delle scienze naturali (B. Bonapace, G. Dalla Fior, M. Ferrari, V. Marchesoni, G.B. Trener ed altri).
Con l’approvazione dello Statuto del 15 dicembre 1979, veniva decisa la denominazione odierna e sottoscritta la prima convenzione fra i due Enti rivolta ad agevolare il ruolo di interconnessione con il pubblico, facilitato per la Società dalla presenza di soci volontari, dai proventi delle quote associative e dalla libertà di scelta delle tematiche da trattare. Venivano, inoltre, definiti gli accordi per regolamentare l’ospitalità presso il Museo e congiunta del periodico Natura Alpina.
La Società ha da sempre perseguito l’obiettivo di favorire la diffusione della cultura naturalistica e di promuovere iniziative per la protezione del patrimonio ambientale. E’ luogo di incontro e contatto tra studiosi e cultori che si dedicano all'opera di ricerca e monitoraggio in ambito ecologico, con particolare riferimento al territorio trentino. Ha svolto e continua a realizzare attività di studio in rete con enti locali ed associazioni culturali presenti sul territorio.
Nel pieno riconoscimento del valore formativo di escursioni e soggiorni in luoghi di particolare interesse naturalistico, i soci hanno organizzato ed organizzano attività di campagna, visite guidate, corsi di formazione, rivolgendosi al mondo dell a scuola, operando all’interno della propria vita lavorativa, coinvolgendo un pubblico più ampio anche con cicli di conferenze, convegni e mostre.
Angelo Bianchi (mineralogista1892-1970), Giorgio Dal Piaz (geologo 1872-1962), Giambattista Dal Piaz (geologo 1904-1995), Umberto D’Ancona (zoologo (1896-1964), Piero Leonardi (paleontologo 1908- 1998), Giuseppe Cappelletti (botanico 1900-1990), Giuseppe Morandini (geografo 1907-1969), Giuseppe Gola (botanico 1877- 1956)
Edgardo Baldi (biologo 1899-1951), Ardito Desio (geologo 1897- 2001), Giuseppe Nangeroni (geografo 1892-1987), Sergio Tonzig (botanico 1905-1998)
Ciro Andreatta (geologo 1906-1960), Pasquale Pasquini (biologo 1901-1977), Antonio Renato Toniolo (geografo 1881-1955), Michele Gortani (geologo 1883-1966), Guido Grandi (entomologo 1886-1970).
Alfredo Boni (paleontologo 1909-1987).
Sergio Venzo (geologo 1908-1978).
Leonardo Ricci (geografo 1877-1967).
Roberto Almagià (geografo 1884-1962), Ramiro Fabiani (geologo 1879-1954), Vittorio Marcozzi (antropologo 1908-2005, Carlo Piersanti (malacologo), Roberto Signorini (paleontologo), Lino Vaccari (botanico 1873-1951).
Giampaolo Moretti (entomologo 1910-1997), Vittorio Marchesoni (botanico 1912-1963)
Paolo Principi (mineralogista 1884-1963), Giuseppe Negri (biologo 1892-1975), Giovanni Colosi (botanico 1877-1960).Università di Pisa Livio Trevisan (geologo 1909-1996).
Paolo Vinassa de Regny (paleontologo 1871-1957), Oscar de Beaux (mammologo 1879-1955).
Francesco Vercelli (idrografo 1883-1952).
Luigi Fenaroli (agronomo 1899-1980).